Patrimonio culturale

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Eventi

Corpus Domini
27-27 mag
Eventi 27 maggio 2023

Corpus Domini

In occasione della Festa del Corpus Domini nel centro storico di Taormina si realizzano particolari altarini nelle strade o nelle abbazia, creando uno spettacolo davvero suggestivo. L'Infiorata è un semplice disegno, fatto con i petali di fiore di fronte alla chiesa. Nelle città in cui la tradizione è più radicata, gli artisti riescono a creare vari pannelli, che attraverso la magia dei fiori raccontano storie, tradizioni e leggende legate al territorio o redatte in base ad un determinato argomento.  Per creare le immagini, viene prima abbozzato un disegno in gesso sul marciapiede o sull'asfalto stradale. Il gesso è di solito utilizzato per delimitare le forme del disegno e viene poi riempito con migliaia di petali e semi, con tecniche in definitiva molto simili a quelle utilizzate per la realizzazione di mosaici e arazzi. L'intero processo dura due o tre giorni prima di essere completato. Su questo magnifico tappeto floreale si svolge poi la tradizionale processione del Corpus Domini.

Festa Madonna della Rocca
17-17 set
Eventi 17 settembre 2023

Festa Madonna della Rocca

La chiesetta della Madonna della Rocca, risalente al XII secolo, è stata ricavata nella roccia e sorge su un piccolo monte che sovrasta Taormina, da dove si può ammirare un paesaggio unico al mondo. La devozione alla Madonna della Rocca è collegata ad una leggenda che narra di un piccolo pastorello della Mola (borgo medievale vicino a Taormina, detto oggi Castelmola) che per ripararsi da un forte temporale, entrò con il suo gregge dentro una grotta, ed ai bagliori dei lampi vide il viso di una “bellissima signora” con in braccio un bambino. Impaurito scappò lasciando lì il suo gregge e vi ritorno con i suoi genitori. Sul luogo dell’apparizione trovarono una crepa nella roccia, al cui interno vi era un dipinto raffigurante la “signora” con il bambino in braccio. Da allora, la grotta fu meta di fedeli che nel tempo vi costruirono questa piccola chiesetta, e ogni anno, la terza domenica di settembre si celebra la ricorrenza. La festa è preceduta da una Novena, cioè da una preparazione spirituale che, come dice la parola stessa, dura 9 giorni, e consiste nella celebrazione della S. Messa alle 6 di ogni mattina con la recita del S. Rosario. Nella settimana che precede la festa la piccola stradina che conduce al Santuario si riempie di bancarelle con dolciumi, giocattoli e la tradizionale “calia”, che consiste in ceci, arachidi, semi di zucca, fave, noccioline cotti al forno.   La tradizione vuole che in questi giorni di festa si vada a degustare la cosiddetta “carne infornata”, cioè agnello cotto in forni improvvisati sul luogo; il tutto accompagnato da buon vino di casa. La domenica della festa, la statua della Madonna viene portata in processione a spalla dai componenti dell’Associazione Marinai d’Italia, molto devoti alla Madonna della Rocca, nella piccola stradina che conduce al Santuario dalla Rotabile Castelmola. Era uso, in tempi remoti, che si concludesse la festa con la discesa dal Santuario da una scorciatoia, improvvisando una fiaccolata accendendo delle fascine fatte con una pianta selvatica detta “ddisi”. Il tutto si concludeva in piazza IX Aprile con un piccolo falò

Festa di San Pancrazio-Patrono di Taormina
9-9 lug
Eventi 09 luglio 2023

Festa di San Pancrazio-Patrono di Taormina

A San Pancrazio è dedicata la bella Chiesa barocca che sorge sulle rovine di un tempio greco del quale è ancora possibile scorgere le pietre del basamento. Oltre al Santo Patrono si porta in giro anche una statua di San Pietro. Questo perché proprio l'incontro con Pietro portò Pancrazio a convertirsi definitivamente. Non ci sono notizie storiche molto precise sul Santo Patrono di Taormina, bisogna quindi affidarsi alle agiografie dove si evince che nacque in Cilicia, ad Antiochia, nei primi anni del I secolo. Fu lo stesso Pietro a battezzarlo, a ordinarlo sacerdote e quindi vescovo di Taormina dove iniziò a predicare. I suoi modi garbati e il suo fervore nella fede fecero in modo che molti pagani si convertissero al cristianesimo, compreso il prefetto e diversi appartenenti alle famiglie patrizie. I detrattori del vescovo però non gradirono l'alta considerazione in cui veniva tenuto e organizzarono un agguato per ucciderlo a capo del quale si pose un tale Artagato che viene definito nelle agiografie come "adoratore degli dei". Invitò a casa sua Pancrazio per un banchetto con un gruppo di amici e impose al santo con la forza di baciare una statuetta lignea di un idolo. Si narra che egli fece il segno della croce e l'immagine andò in mille pezzi e ciò scatenò l'ira dei convenuti che lo aggredirono a pugni, morsi, bastonate e lo uccisero, poi occultarono il suo corpo in fondo a un pozzo. I discepoli di Pancrazio però trovarono il cadavere grazie a una luce divina che illuminò il pozzo e poterono dargli una degna sepoltura. Non si conosce con precisione la data del martirio di Pancrazio, i documenti riportano che avvenne durante l'impero di Traiano, salito al trono nel 98 d.C. ed è dunque presumibile che il vescovo fosse già in età molto avanzata nel momento della sua morte. Il culto del santo ebbe inizio fin da subito, ma fu durante l'occupazione bizantina che venne intensificato grazie al fatto che Pancrazio era di origine orientale, così la sua venerazione da Taormina. In occasione del periodo di festa la statua di San Pietro viene portata in solenne processione, il 29 giugno, raggiunge San Pancrazio e insieme vengono accompagnati al Duomo dove vi rimangono fino al 9 luglio, giorno della solenne processione. Le statue in tale giorno vengono portate in processione con i loro fercoli per le vie della città.

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